pronuncia: Vik-to-ria san-duic (con la s di sara e con la c di cena)

photo credit: Beckie Fantham
La torta Britannica per eccellenza è senza dubbio la torta della regina Vittoria. Non c’è casalingo/a che non la sappia confezionare e non manca mai alle gare di pasticceria amatoriale delle fiere di paese. Ci sono alcune regole da rispettare per ottenere una torta soffice e delicata, ma sono semplici e alla portata di tutti.
Il nome si traduce letteralmente in “panino di Vittoria”, ma non si riferisce certo ad un panino rustico; la parola sandwich infatti si riferisce a tutto ciò che è composto da due strati con un ripieno in mezzo. E nel caso di Vittoria i due strati sono di torta soffice al burro, simile alla torta margherita, e il dolce ripieno è di marmellata di lamponi e crema al burro. Il tutto rifinito con una spolverata di zucchero. Un sapore semplice e goloso che non stanca mai.
La mia ricetta
Ingredienti Per la torta
- 175g di uova intere (circa 3 uova medie)
- 175 g burro morbido
- 175g di zucchero semolato fino
- 175g di farina auto-lievitante o farina per dolci
- 6 g di lievito chimico (se non già compreso nella farina)
- un pizzico di vaniglia
Avrete notato che le quantità degli ingredienti è sempre la stessa ed infatti la prima regola di questa torta è che gli ingredienti sono tutti in ugual peso.
Non è proprio facile pesare esattamente 175 g di uova, quindi vi consiglio di pesare le 3 uova e poi preparare un ugual quantitativo per tutti gli altri ingredienti. Questo rende anche più facile aggiustare la dose per torte di diverse dimensioni. Con la ricetta da 3 uova potrete confezionare 2 strati, o una torta unica da tagliare, dal diametro di 18 cm.
La farina auto-lievitante e molto usata nella pasticceria anglosassone. Non credo che si trovi in Italia, quindi potete prepararla da voi seguendo la mia ricetta, oppure semplicemente utilizzate la classica bustina di lievito (occhio al quantitativo, qui serve poco meno di mezza bustina)
La vaniglia è disponibile in diverse tipologie e vi lascio scegliere quello che preferite e dosare secondo i vostri gusti. Vi consiglio però di non esagerare in quanto non si tratta di una torta alla vaniglia, ma utilizziamo l’aroma per contrastare il sapore dell’uovo che può essere un po’ prepotente. Io utilizzo la punta di un cucchiaiono di pasta di vaniglia.
Seconda regola: prima di cominciare, assicuratevi che sia le uova che il burro siano a temperatura ambiente, per facilitare l’incorporamento d’aria e massimizzare il volume della torta. Se il burro fosse ancora freddo, riscaldate un bicchiere con acqua bollente e ponetelo capovolto sopra il burro (non a contatto) per accelerare il processo. Attenti a non sciogliere il burro o si comporterà come un liquido compromettendo la struttura dell’impasto; caso mai mettetelo in frigorifero a riprendersi per 10 minuti.
Le uova invece possono essere immerse in acqua tiepida.
Un’ultima considerazione sul burro: può essere sostituito con margarina se preferite. Questo dona una torta più alta è soffice ma a mio parere meno gustosa. Io rimando un’affezionata del burro per la pasticceria ed evito grassi vegetali, incluso l’olio.
Metodo
Accendete il forno a 175° C e imburrate e infarinate 2 teglie da 18cm di diametro.
Ci sono due metodi per preparare l’impasto. Metodo uno: mettete tutto nell’impastatrice e mescolate finché il composto è liscio e corposo, non di più o creerete glutine che fa indurire la torta. Questo metodo è semplice ed adatto a principianti o cuochi frettolosi, ma può risultare meno areato.
Metodo due, il mio preferito: montate il burro morbido con lo zucchero per un paio di minuti ad alta velocità, fino ad ottenere una spuma di colore chiaro. A questo punto aggiungete la vaniglia e poi, mescolando a velocità media, le uova uno alla volta, e aspettate che sia ben incorporato prima di aggiungere il successivo. Se vedete che l’impasto tende a separarsi (di solito dopo il secondo uovo) aggiungete un cucchiaio di farina e incorporate bene prima di aggiungere il prossimo uovo. Setacciate la farina con il lievito, se non lo avete già fatto, e aggiungetela un cucchiaio alla volta, mescolando a mano o a bassa velocità, finché non è tutta incorporata.
Versate il composto nelle teglie, livellate con una spatola, e infornate per 30 minuti.
Regola numero tre: Controllare che la torta sia pronta inserendo uno spiedino o la punta di un coltello; se ne esce senza residui di impasto significa che la torta è cotta. Potete anche giudicare la cottura osservando che la torta si restringe lievemente e potrete notare che si stacca dalle pareti della teglia. Sfornate appena pronta per evitare che perda la sua sofficità.
Lasciate raffreddare per 5 minuti nelle teglie, e poi trasferite su una griglia, fino a raffreddamento completo.
Per la Farcitura
- 150-200 g di marmellata di lamponi o fragole
- 100 g burro morbido
- 150 g di zucchero a velo
- un pizzico di vaniglia (opzionale)
- zucchero a velo o semolato fino per decorare
Preparate una crema al burro frullando il burro con metà dello zucchero per almeno due minuti. Mescolate bene e assicuratevi che il composto sia omogeneo. Aggiungete il resto dello zucchero a velo e continuate a montare il composto per almeno altri due minuti. A questo punto potete aggiungere un pizzico di vaniglia se volete, ma non è necessario.
Se avete cotto una torta unica, tagliatela in due strati e mettete da parte lo strato superiore. Se avete cotto due torte separate, prendete la prima torta e posizionatela capovolta sul piatto da portata. Spalmate la crema di burro sulla superficie della torta, poi con un cucchiaio ammorbidite la marmellata (io preferisco quella di lamponi senza semini) e versatela sulla crema di burro a cucchiaiate, in modo che ricopra la crema senza doverla stendere troppo e rischiare che si amalgami con la crema di burro. Se invece preferite usare il sac à poche, potete spalmare prima la marmellata e poi creare ciuffi di crema fino a ricoprire, facendo particolarmente attenzione a distanziare in maniera omogenea quelli esterni poiché saranno visibili a torta completata. Coprite il tutto con lo strato superiore o seconda torta (questa volta non capovolta) e spolverate di zucchero.
Questa torta mantiene fuori frigo, chiusa in un contenitore ermetico, per due o tre giorni. Se preferite tenerla in frigorifero, assicuratevi di riportare la torta, o la fetta, a temperatura ambiente prima di gustarla per fare ammorbidire il contenuto di burro, altrimenti risulterà dura e insapore.
Se non amate la crema di burro potete ridurne la quantità (potete conservare il resto in freezer per tre mesi) o ometterla completamente (è comunque un’aggiunta moderna alla ricetta originale) oppure sostituirla con panna montata, anche se quest’ultima non si conserverà né fuori frigo né a lungo.

Io faccio anche una versione mini con uno stampo apposito, ma si possono utilizzare degli stampi da cupcake in silicone, poi tagliare, farcire e decorare le tortine individuali e servirle in un pirottino di carta colorato. Si possono congelare e poi gustare un po’ per volta, lasciandole scongelare a temperatura ambiente per un’ora.
